domenica 27 febbraio 2011

IL BENESSERE  è importante per vivere bene. Quindi sta a noi individuare i suoi segnali, misurarne (eventualmente) la sua consistenza così come gli psicologi misurano il livello di stress, il grado di ansia o di depressione della persona per poi cercare di mantenerlo più a lungo possibile.


Di solito le persone sono così impegnate con le cose circostanti e con le altre persone che, nel vorticoso ritmo della quotidianità della vita, rischiano di trascurare sé stesse e con sé anche il proprio benessere.
Coloro che vivono dedicando eccessivo tempo alle cose e alle persone circostanti, oppure rimuginando il proprio passato, riconoscono il valore del proprio benessere quando oramai sta svanendo perché gradatamente sta subentrando una condizione di malattia.

Quando la malattia colpisce la nostra vita (anche se non ancora diagnosticata come tale) il benessere si riduce. Paradossalmente quando il benessere si riduce spesso le persone ne riconoscono il valore. Un valore che non ha prezzo dal momento che è più facile mantenere una condizione di benessere quando questa c'è, che ripristinare un benessere oramai perduto.
Il benessere si mantiene (difficilmente si incrementa) con procedure di prevenzione per ridurre la probabilità di ammalarsi in futuro.


Per chi crede che il benessere sia una condizione importante che permette di vivere bene può cercare in libreria il MANUALE PRATICO DEL BENESSERE (edizioni Ipertesto) per capire come e che cosa fare ogni giorno per potere mantenere ciò che di più importante abbiamo.